Con la recente scomparsa di Liana Nissim, già professoressa ordinaria di Letteratura francese all’Università di Udine e poi alla Statale di Milano, gli studi canadesi perdono una voce importante. Ricordiamo a livello istituzionale il ruolo pionieristico di Liana Nissim nella promozione dell’insegnamento delle letterature francofone in un’Accademia che negli anni Ottanta non era ancora pronta ad accogliere positivamente un pur necessario allargamento del sapere tradizionale.
Era stata Franca Marcato Falzoni, amica cara e sempre rimpianta, a farla avvicinare alla francofonia e, in particolare, alla letteratura quebecchese che viveva allora una stagione di straordinaria fioritura. Amica dei poeti André Brochu e Pierre Nepveu, Liana Nissim ha dedicato studi appassionati e rigorosi ad autori che sono diventati poi dei classici – Roland Giguère, Gilles Hénault, Hubert Aquin, Jacques Ferron, Anne Hébert – ma anche a scrittori meno consacrati quali Noël Audet e Jacques Benoît. Il suo lavoro più recente è proprio l’edizione per i tipi di Rosenberg e Sellier del romanzo Le petit monsieur (2023), accompagnato da una sua illuminante prefazione.
Fondamentale è stato il suo apporto alla vita associativa dell’Associazione Italiana di Studi Canadesi fin dalle prime fasi; nell’ottica del comparatismo tra anglofonia e francofonia, ricordiamo la pubblicazione con Caterina Ricciardi dell’antologia bilingue Parole sull’acqua. Poesie dal Canada anglofono e francofono (1996) e, con Carlo Pagetti, della raccolta di saggi Intersections. La narrativa canadese tra storia e geografia (1999).
Fin dall’inizio della sua carriera universitaria Liana Nissim ha insegnato nei suoi corsi, col rigore e la partecipazione che la contraddistinguevano, testi di autori ed autrici quebecchesi, seguendo pure numerose tesi su quella letteratura allora emergente. Ha contribuito, così, a formare generazioni di docenti: alcuni di loro continuano la sua opera di disseminazione facendo sì che la sua preziosa eredità continui a vivere.
Ottobre 2024
Alessandra Ferraro per il Direttivo AISC